Il problem solving e il coaching sono strettamente collegati, poiché il coaching spesso si focalizza sull’aiutare le persone a sviluppare competenze per affrontare e risolvere problemi in modo autonomo ed efficace.
Qual è il rapporto tra questi due ambiti e come si influenzano reciprocamente?
Nel coaching, il problem solving è l’insieme delle tecniche e strategie usate per identificare e analizzare un problema, generare soluzioni praticabili, sviluppare un piano d’azione, favorire la consapevolezza e l’autonomia del coachee (cioè la persona seguita dal coach).
Il coach non fornisce direttamente la soluzione, ma guida il coachee attraverso un processo di scoperta e apprendimento.
Un coach può aiutare il coachee a seguire queste fasi:
- Identificare chiaramente il problema, evitando interpretazioni errate.
- Comprendere le cause profonde e il contesto.
- Generare opzioni.
- Valutare le opzioni
- Pianificare l’azione
- Effettuare una revisione e apprendere dalle attività fino a quel momento svolte.
Con l’utilizzo del Problem Solving il coachee sviluppa capacità utili per affrontare sfide future in modo indipendente, attivando un processo che migliora fiducia, resilienza e capacità decisionali.
Il problem solving nel coaching si applica a molte aree: carriera e lavoro; vita personale; leadership e management.
Il coaching orientato al problem solving non si limita a risolvere problemi immediati, ma mira a potenziare il coachee, permettendogli di affrontare sfide future con fiducia e competenza. Grazie a un approccio guidato e collaborativo, il coachee acquisisce strumenti pratici e un mindset positivo per trasformare ostacoli in opportunità.
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