Stamattina mi è venuta in mente questa domanda… Personalmente da giovane ho affrontato i miei studi universitari senza esser passata da un “ufficio di orientamento”, avevo una forte motivazione e una fervente passione per l’architettura e per tutti gli aspetti ad essa connessi e questo mi è bastato per sostenere e risolvere tutte le problematiche insite nel lungo percorso fino al raggiungimento dei miei obiettivi.
Tuttavia oggi, vuoi per le differenti e parcellizzate (forse troppo) specializzazioni di ogni settore e disciplina, vuoi per i mutamenti occorsi nella società durante gli ultimi quaranta anni, forse il coaching può rivelarsi un valido strumento di supporto anche per chi ancora studia e si prepara per l’avvenire. Il coaching accademico o lo sviluppo personale possono offrire numerosi benefici agli studenti di diversi livelli, già a partire dai liceali e fino agli studenti universitari.
Anzitutto nella definizione degli obiettivi che dovrebbero essere sempre chiari e realistici per il loro percorso di studio e strettamente connessi alle proprie attitudini; essi possono riguardare sia gli aspetti accademici che quelli personali. Un coach può anche essere utile a collaborare con gli studenti per sviluppare abilità di studio efficaci, aiutandoli a identificare le loro modalità di apprendimento preferite, a migliorare la gestione del tempo e ad adottare strategie di studio più efficaci.
Il coaching può anche contribuire a rafforzare la motivazione degli studenti e a costruire la fiducia in se stessi. Affrontare sfide accademiche può essere difficile, e un coach può fornire il supporto emotivo necessario per superare ostacoli e sviluppare una mentalità positiva, funzionale anche ad una migliore gestione dello stress: gli studenti spesso affrontano pressioni legate agli studi; il supporto di un coach può aiutare gli studenti a mantenere un equilibrio sano tra gli impegni accademici e la vita personale.
Un aspetto molto importante del coaching accademico è legato all’orientamento professionale: per gli studenti universitari, il coaching può aiutare nella pianificazione della carriera e dunque nell’orientamento professionale. Un coach può collaborare con gli studenti per identificare le loro passioni, abilità e obiettivi professionali e migliorando le abilità comunicative degli studenti, sia a livello accademico che interpersonale, può portare benefici in attività come presentazioni, colloqui o interazioni con insegnanti e compagni di classe.
Consapevolezza di sé: un coach può aiutare gli studenti a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé stessi, comprese le proprie forze e le aree di miglioramento. Questa consapevolezza può essere preziosa per prendere decisioni informate riguardo agli studi e alla vita in generale, per arrivare a una pianificazione del proprio futuro: il coaching, aiutando gli studenti a definire obiettivi a lungo termine, porta anche a sviluppare un piano d’azione per raggiungerli.
Dunque sì, penso che il coaching oggi può essere uno strumento efficace per migliorare le abilità accademiche, gestire lo stress e sviluppare un approccio più positivo e orientato al successo nei confronti degli studi.
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