La popolazione Occidentale tende all’invecchiamento. Qui in Italia si vedono sempre meno bambini e adolescenti e sempre più persone adulte che presto saranno nell’ultimo tratto della loro vita e magari purtroppo accadrà che saranno bersaglio di disturbi cognitivo-comportamentali, dalla demenza senile, alla malattia di Alzheimer, al morbo di Parkinson.
Le attività artistiche possono essere molto benefiche per le persone affette da queste patologie, aiutando a stimolare la mente, a ridurre l’ansia e a migliorare la qualità della vita.
Dipingere, disegnare o modellare con le mani mantiene attive le aree del cervello legate alla memoria e alla creatività. Aiuta a rallentare il declino cognitivo, stimolando la percezione visiva e la coordinazione motoria.
Anche chi ha difficoltà a esprimersi verbalmente o a deambulare, può usare il colore e le forme per comunicare emozioni e ricordi.

Le persone con demenza possono sentirsi frustrate per la perdita di memoria: l’arte è un’attività libera, senza giusto o sbagliato, quindi aiuta a rilassarsi e a esprimersi senza pressione. Inoltre il processo creativo può attivare il rilascio di dopamina, migliorando l’umore e riducendo stati depressivi. Attività artistiche di gruppo favoriscono l’interazione sociale, riducendo il senso di isolamento.
Quali attività artistiche sono più indicate?
- Pittura e disegno: aiutano l’espressione emotiva e la concentrazione
- Musica e canto: stimolano la memoria e il benessere emotivo
- Danza e movimento: migliorano coordinazione ed equilibrio
- Lavori manuali: come creare collage o modellare la creta, per mantenere attive le mani e la mente
L’arte non può curare la demenza, ma può migliorare la qualità della vita di chi ne è affetto, rendendo le giornate più ricche di stimoli e gioia.
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