Durante il Mese di Ottobre appena trascorso ho posto l’attenzione sulla Scrittura Creativa e sui benefici che praticarne l’attività può dare al nostro equilibrio emotivo e mentale.
Oggi mi piace introdurre lo Storytelling, ovvero l’arte di raccontare storie, attività in qualche modo connessa con la Scrittura Creativa, poiché altro non è che mettere insieme idee narrative, buttarle giù su carta o al computer e poi esporle ad altre persone.
I benefici dello stare ad ascoltare qualcuno che con fantasia ci prende per mano e ci porta in un viaggio dell’immaginazione non erano ancora scientificamente studiati, ma erano ben visibili sugli ascoltatori, già secoli prima dei potenti mezzi di comunicazione odierni.
Prima che la carta e l’inchiostro fossero a disposizione illimitata dell’umanità, il “cantastorie”, erede di giullari e menestrelli, allietava le piazze e i mercati con i suoi racconti in versi spesso accompagnato dal suono di uno strumento musicale, tipicamente il liuto o la chitarra.
Così come la Scrittura Creativa anche lo Storytelling aiuta nella gestione dello stress; essi sono infatti collegati da un potente filo conduttore: la capacità delle storie di trasformare il modo in cui percepiamo le nostre esperienze, dando significato e sollievo emotivo. Lo storytelling è una tecnica sempre più utilizzata per affrontare lo stress, migliorare il benessere emotivo e favorire la resilienza.
Raccontare la propria storia permette di mettere ordine nei pensieri e di dare significato a eventi stressanti; aiuta a trasformare situazioni difficili in narrazioni strutturate, rendendo il problema più gestibile. Condividendo emozioni e pensieri con altre persone attraverso una storia si riduce il carico emotivo e si allevia lo stress. Le storie fungono da “valvola di sfogo” per sentimenti repressi.
Raccontare storie, soprattutto in gruppo, favorisce l’empatia e la connessione con gli altri, riducendo il senso di isolamento. Ascoltare storie di persone che hanno superato sfide simili può offrire incoraggiamento e ispirazione e magari anche aiutarci a guardare le situazioni da diverse angolazioni, favorendo una ristrutturazione cognitiva. Può trasformare un evento percepito come negativo in un’opportunità di crescita. Raccontare o ascoltare storie stimola l’immaginazione e distrae la mente dai fattori stressanti, attivando la risposta di rilassamento. Usare metafore o analogie nella narrazione può rendere più accessibili problemi complessi o dolorosi; ad esempio immaginare lo stress come un temporale: intenso, ma destinato a passare.
Lo Storytelling collaborativo è una attività che coinvolge un gruppo di persone nella creazione di una storia tutte insieme, trasformando le sfide individuali in soluzioni collettive, molto interessante in ambienti di lavoro dove è necessario formare e mantenere gruppi di lavoro affiatati e in sintonia.
Leggere o ascoltare storie di resilienza e successo di altre persone può fornire nuove idee per gestire lo stress, così come ricordare e condividere storie di sfide già superate può rafforzare la fiducia nelle proprie capacità. Durante lo storytelling, i partecipanti sviluppano l’abilità di ascoltare senza giudizio, favorendo un clima di accettazione.
Attraverso lo storytelling possiamo riconoscere i nostri punti di forza e le nostre risorse interiori. La narrazione organizza pensieri ed emozioni, riducendo la confusione mentale e aumentando l’autoconsapevolezza. Inoltre sembra che queste attività riescano a instaurare un meccanismo di blocco della produzione del cortisolo, un ormone prodotto dal cervello in situazioni di stress.
Lo Storytelling, così come tutte le attività creative svolte individualmente o meglio in gruppo, non è solo un modo creativo per raccontare esperienze, ma anche un potente strumento per gestire lo stress. Trasformare eventi stressanti in narrazioni strutturate aiuta a dare un senso alla realtà, a favorire la resilienza e a trovare nuove prospettive. Raccontare e ascoltare storie è un atto umano universale che può trasformare momenti difficili in opportunità di crescita e connessione.
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