Inutile non pensarci o nasconderlo ancora, il nostro Paese invecchia sempre di più e le donne e gli uomini che concludono il lungo percorso lavorativo spesso si ritrovano a scendere lungo la china dello sconforto, del sentirsi inutili, fino a stati di dolorosa depressione.
La pratica e l’ascolto della musica hanno però numerosi effetti positivi sugli anziani, che vanno ben oltre il semplice intrattenimento. La musica può svolgere un ruolo importante nel mantenimento del benessere psicofisico e nel miglioramento della qualità della vita delle persone anziane.
Può accadere di accorgersi di dimenticare ciò che si è mangiato a pranzo, o il film che si è visto in tv la sera prima; la musica ha la capacità di attivare diverse aree del cervello, comprese quelle legate alla memoria. Questo è particolarmente utile per gli anziani, poiché l’ascolto di brani familiari può riattivare ricordi e sensazioni del passato, contribuendo a rallentare il declino cognitivo. Studi hanno dimostrato che la pratica musicale e l’ascolto regolare di musica possono aiutare a preservare le funzioni cognitive e rallentare l’insorgenza di condizioni come l’Alzheimer e altre forme di demenza.
Avete presente il detto “non è mai troppo tardi”? Imparare a suonare uno strumento o partecipare ad attività musicali può stimolare il cervello, favorendo la neuroplasticità e la capacità di apprendere, anche in età avanzata. La partecipazione ad attività musicali, come il canto o la pratica strumentale, offre agli anziani un senso di realizzazione, migliorando la loro autostima e il benessere emotivo.
L’ascolto di musica rilassante può abbassare i livelli di stress e ansia negli anziani, migliorando l’umore e riducendo sintomi depressivi. La musica ha un effetto calmante che può aiutare a gestire momenti di agitazione o confusione, specialmente negli anziani con demenza; il rilassamento generato dall’ascolto della musica può aiutare gli anziani a combattere l’insonnia e a migliorare la qualità del sonno.
La musica è un potente strumento per esprimere le emozioni, anche quando le parole mancano. Questo è particolarmente importante per gli anziani che possono sentirsi isolati o in difficoltà a comunicare i propri stati d’animo. Ascoltare o fare musica può stimolare il rilascio di endorfine, le cosiddette “molecole del benessere”, che possono migliorare l’umore e promuovere un senso di piacere e soddisfazione. Inoltre la musica può rappresentare un potente strumento di supporto per combattere la depressione e l’apatia, stimolando l’interesse per il mondo circostante e migliorando la motivazione.
Fare o ascoltare musica può stimolare il movimento, favorendo attività fisiche leggere come il ballo o l’esercizio fisico accompagnato da musica. Questo può migliorare l’equilibrio, la coordinazione e ridurre il rischio di cadute e la pratica di strumenti musicali può aiutare a mantenere o migliorare la destrezza delle mani, stimolando la motricità fine. Oltre a benefici fisici, partecipare a gruppi musicali, cori o lezioni di musica può aiutare gli anziani a socializzare, riducendo il senso di isolamento e solitudine. Le attività musicali di gruppo creano un ambiente in cui le persone possono condividere esperienze, sviluppare amicizie e sentirsi parte di una comunità. E già che ci siamo… la musica può favorire l’interazione tra diverse generazioni, ad esempio tramite concerti, cori o sessioni di ascolto condiviso, creando legami tra giovani e anziani.
Un aspetto molto importante è quello del supporto nelle cure palliative come terapia non farmacologica: la Musicoterapia; essa impiega la musica in contesti di cura per supportare gli anziani in condizioni critiche, come quelli affetti da malattie terminali o croniche. La musicoterapia può alleviare il dolore, migliorare la comunicazione e offrire comfort emotivo e può essere utilizzata come metodo di distrazione per ridurre la percezione del dolore, migliorando la qualità della vita degli anziani con patologie croniche.
È un toccasana? Sì… sembra proprio di sì; a qualsiasi età e in qualsiasi condizione ci si ritrovi, la musica, sia attraverso la pratica attiva sia attraverso l’ascolto, ha un impatto profondo sul benessere di tutti gli Homo Sapiens, compreso gli anziani. Può migliorare la salute fisica, mentale ed emotiva, offrendo un modo piacevole e accessibile per mantenere attivi la mente e il corpo, rafforzare i legami sociali e migliorare la qualità della vita.
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