Oggi parliamo della relazione tra musica e movimento che è intrinseca e profonda. Il movimento può essere una forma di espressione fisica della musica o può essere influenzato dalla stessa.
Fu Emile Jaques-Dalcroze, un educatore e compositore svizzero, che agli inizi del Novecento per primo integrò nel suo metodo per l’educazione musicale la musica e il movimento. Il suo approccio è noto come euritmia o euritmia musicale. Il metodo Dalcroze pone un’enfasi significativa sull’espressione corporea e sul movimento come veicoli per comprendere e apprezzare la musica, dando un approccio multisensoriale che coinvolge il corpo, la mente e l’udito per fornire un’apprendimento musicale più completo e coinvolgente.
Tuttavia, oltre che strettamente correlati alla Didattica della Musica, queste due attività costituiscono una ossatura, per così dire, dell’essere umano fin dal grembo materno. La relazione tra la musica e il feto è infatti un argomento di interesse crescente nella ricerca scientifica. Sebbene esso sia isolato dall’ambiente esterno nel grembo materno, può percepire e rispondere alla musica e ad altri stimoli sonori. Ad esempio a partire dal secondo trimestre di gravidanza, il feto è in grado di percepire i suoni provenienti dall’ambiente circostante. In particolare, può udire le vibrazioni e le frequenze basse. Alcune ricerche suggeriscono che i feti mostrano movimenti coordinati o accelerazioni del battito cardiaco in risposta a stimoli musicali ritmici.
Da non sottovalutare gli effetti emotivi sulle future mamme: l’ascolto di musica rilassante, ad esempio, potrebbe contribuire a creare un ambiente più tranquillo e armonioso per il feto.
Va da sè che l’ascolto di musica può anche favorirne lo sviluppo uditivo; alcuni ricercatori stanno esplorando l’ipotesi che l’esposizione alla musica durante la gravidanza possa avere effetti a lungo termine sullo sviluppo del bambino, inclusa la sua risposta emotiva alla musica dopo la nascita.
Al di là della ricerca scientifica, molte mamme ritengono che condividere la musica con il feto può essere un modo piacevole per stabilire una connessione emotiva precoce con il bambino, tuttavia è fondamentale fare attenzione al livello del volume e alla scelta della musica, preferendo brani rilassanti e a volume moderato.
Un aspetto molto importante dell’attività correlata fra musica e movimento è il ritmo: è una componente fondamentale della musica e spesso ispira il movimento. Le persone tendono a rispondere naturalmente al ritmo con movimenti del corpo, come battendo le mani, sbattendo i piedi o muovendo la testa e queste attività nei cuccioli di umani si manifestano fin dai primi mesi di vita.
La danza è una forma d’arte che combina musica e movimento in modo sinergico. La coreografia può essere creata per esprimere emotivamente la musica e il movimento del corpo diventa una sorta di linguaggio attraverso il quale si comunica con il pubblico. Ma anche i direttori d’orchestra usano il movimento per interpretare la partitura musicale e guidare l’orchestra. Il modo in cui un direttore si muove può influenzare l’interpretazione della musica da parte degli altri musicisti.
A molti di noi, svolgendo attività fisica, accade di ascoltare musica e di andare al suo ritmo o di sentirci motivati, sincronizzando i movimenti fisici e rendendo l’esperienza più piacevole e coinvolgente. L’attività combinata di musica e movimento può essere applicata anche in contesti terapeutici, come stimolo per migliorare il movimento e la coordinazione nelle persone. Questo approccio è spesso utilizzato nella riabilitazione fisica. La connessione tra musica e movimento è multidimensionale e può assumere forme diverse in vari contesti culturali e musicali. La sinergia tra i due può arricchire l’esperienza umana, offrendo un modo unico di esprimere emozioni, comunicare e connettersi con il mondo circostante.
La musica può essere vista come una forma di movimento sonoro, e il movimento può essere una forma di espressione della musica. Questa interconnessione è parte integrante di molte culture e sottolinea la profonda relazione tra il mondo sonoro e il mondo fisico. L’unione di queste due esperienze in una più totalizzante è un elemento che unisce e che porta alla condivisione di emozioni e sensazioni, costruendo una comunità più coesa.
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